Monica Capuani
Olivia Manescalchi, Samuele Migone, Sax Nicosia, Valentina Virando
Silvio Peroni
Monica Capuani
Alberto Giolitti
CIVICO 13 Architetti
Andrea Papa
Francesca Sartorio
Associazione Baretti ETS / Teatro Nazionale di Genova
Body Awareness è stato prodotto nel 2007 dal Bay Area Playwrights Festival, programma della Playwrights Foundation (Amy L. Mueller, Direttore artistico). Autorizzazione per gentile concessione di United Talent Agency tramite Agenzia Danesi Tolnay.
Dopo il successo di pubblico e critica della scorsa stagione, il Baretti riprogramma lo spettacolo di Annie Baker, autrice americana Premio Pulitzer 2014, una delle voci più significative della drammaturgia contemporanea.
In un’epoca in cui il linguaggio si è complicato fino a diventare un rebus, il politically correct appare come un ulteriore ostacolo.
Come farci capire? Come trovare e far ascoltare la nostra voce? È la domanda centrale dei personaggi di Baker.
Il corpo consapevole attraversa temi come patriarcato, gender gap, identità, ridefinizione della famiglia e salute mentale.
Phyllis, docente di Psicologia in un piccolo college di Shirley (Vermont), organizza la settimana accademica “Il Corpo Consapevole”.
Joyce, sua compagna, insegna al liceo e cresce un figlio con sintomi riconducibili all’Asperger.
L’arrivo in casa di Frank Bonitatibus, fotografo che ritrae donne chiedendo loro di spogliarsi, provoca un vero terremoto emotivo.
Nessuno dei personaggi ne uscirà indenne.
La nuova stagione nasce dall’idea della famiglia come spazio vivo e molteplice, non solo legame di sangue ma comunità che ci si sceglie, con cui si cresce e ci si confronta.
Il teatro diventa una forma speciale di famiglia: fragile e forte, fatta di artisti e spettatori che si incontrano in uno spazio imperfetto e sacro, provando a dare forma al mondo mentre lo attraversano.
La stagione 25/26 prende il nome di Aurea Familia perché, oggi più che mai, emerge la necessità di cercare un equilibrio aureo, quella proporzione poetica e matematica che attraversa natura, arte e architettura e che qui diventa simbolo di un’armonia possibile.
Aurea Familia rappresenta la ricerca di una proporzione giusta tra memoria e futuro, tra la fragilità di chi muove i primi passi e la solidità di chi ha già lasciato tracce significative, tra generazioni e linguaggi che convivono sullo stesso palcoscenico.
La famiglia teatrale esiste quando le differenze si sostengono: il palcoscenico diventa così un laboratorio di equilibrio, illuminato da una luce imperfetta che invita a ricomporre ciò che sembra disperso.
Il teatro resta un gesto semplice: una porta che si apre, una voce che si alza, un silenzio che accoglie tutti nello stesso respiro. In quel respiro prende forma la loro familia aurea, fragile e preziosa, sempre nuova e necessaria.