From 17 December 2025
to 17 December 2025
Fragile incanto e Solo-in

Due coreografie che esplorano fragilità e trasformazione del corpo tra mito, gesto ed emozione

Regia e coreografia

Francesca Lettieri

Interpreti

Compagnia ADARTE

Costumi

Silvia Salvaggio

Foto di scena

Carlo Pennatini

Assistente di produzione

Vittoria Belvignati

Produzione

Compagnia ADARTE

Con il sostegno di

MIC – Spettacolo dal vivo, Regione Toscana – Settore Spettacolo dal Vivo

Fragile Incanto, secondo capitolo della trilogia sui miti contemporanei, racconta un dialogo tra opposti che mette al centro la nostra fragilità più profonda.

Creature quasi divine affrontano il ciclo inevitabile di vita e morte, rivelando un legame intimo con le leggi dell’universo.

La tensione tra potere e caducità attraversa tutta la coreografia, dove figure forti e scolpite convivono con gesti sospesi e trasparenti.

Ne nasce un percorso visionario tra ombra e luce che scuote e incanta, mostrando il bisogno umano di sentirsi invincibili.

Solo-in

Ideazione e movimenti coreografici

Roberto Lori

Interpreti

Roberto Lori, Alice Parovel

Musiche originali

Andrea Alessi

Disegno luci

Gabriele Termine

Produzione

Compagnia degli Istanti

Con il sostegno di

MiBAC – Dipartimento dello Spettacolo dal Vivo, Regione Toscana

Solo_in è un lavoro coreografico in divenire, un primo studio personale nato come viaggio interiore che parte dal gesto.

Il gesto riflette uno stato d’animo influenzato dalla quotidianità, piena di contraddizioni ma anche di amore capace di travolgere ciò che lo circonda.

Questa forza permette di superare ogni limite, spostandolo fino a farlo scomparire.

È un viaggio ancora non scritto, non maturo, da percorrere e da far crescere nel tempo.

La nuova stagione: Oltre i confini

La stagione “Oltre i confini” al Teatro Balbo si presenta come un viaggio tra danza contemporanea, prosa, musica-teatro e performance: un cartellone fatto di attraversamenti e sperimentazioni.

C’è spazio per il corpo in movimento: spettacoli di danza che mettono in scena corpi e gesti come linguaggio scenico, capaci di raccontare storie e emozioni senza parole.

Ma anche per la parola: prosa e teatro di narrazione che cercano intimità, verità, e rapporti diretti con lo spettatore.

Il mix delle arti — danza, musica, teatro — è pensato come un campo aperto: un teatro che vuole essere “oltre”, non ingabbiato, che invita lo spettatore a guardare, ascoltare, sentire.

Questa stagione non è un semplice calendario di spettacoli: è un percorso pensato per attraversare spazi, linguaggi, sensibilità. Una proposta che unisce la comunità, l’arte, la curiosità, senza separazioni nette tra genere e stile.