From 28 November 2025
to 28 November 2025
Due cuori e una caparra

Un incontro che celebra il potere della comicità come forma d’arte capace di unire cuore e intelligenza, risate e pensiero, mostrando che anche l’ironia può essere una forma di resistenza gentile

Ironia e complicità, comicità surreale e uno sguardo affettuoso sulle contraddizioni della vita quotidiana: questo è l’universo di Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, coppia artistica e nella vita, che da anni conquista il pubblico tra teatro, televisione e cinema.

Con l’incontro Due cuori e una caparra – e già il titolo tradisce la loro inconfondibile ironia – arrivano alla Fondazione Mirafiore per un appuntamento che mescola racconto personale e gioco teatrale, offrendo uno sguardo imprevedibile e teneramente dissacrante su relazioni, società e paradossi quotidiani.

Il comico come specchio

Nuzzo e Di Biase hanno lasciato un segno profondo nel panorama della comicità italiana contemporanea, passando dai successi televisivi di Zelig e Mai dire… al cinema e al teatro, dove si sono imposti per originalità e sensibilità umana.

La loro comicità alterna risate travolgenti a momenti di delicata introspezione, in cui l’ironia diventa strumento per rivelare fragilità e contraddizioni che ci appartengono tutti.

Con loro, il comico non è mai evasione fine a sé stessa, ma una chiave per riflettere e riconoscersi nel sorriso.

Tra filosofia e palcoscenico

Di recente, i due artisti sono stati protagonisti di Filofosà, un progetto teatrale e divulgativo ideato insieme a Matteo Saudino (Barbasophia), in cui l’umorismo del duo si intreccia alla filosofia, dando vita a un dialogo vivace tra pensiero e leggerezza.

Un esperimento che ha confermato la loro voglia di superare i confini della comicità tradizionale, unendo intrattenimento e cultura, divertimento e riflessione.

Da gennaio 2026, Nuzzo e Di Biase saranno inoltre in tournée con il nuovo spettacolo Totalmente incompatibili, ulteriore tappa di una carriera che non smette di reinventarsi.

Un incontro-spettacolo

Due cuori e una caparra sarà dunque un incontro-spettacolo unico, dove battute, ricordi e riflessioni si alternano in un flusso continuo di ironia e poesia.

Un viaggio tra vita reale e finzione scenica, in cui l’umorismo diventa lente di ingrandimento sul mondo e la leggerezza si trasforma in condivisione autentica.

La rassegna

Un invito semplice e insieme impegnativo: esserci, informarsi, partecipare.

Fino al 18 aprile, con epilogo nella tradizionale Passeggiata resistente del 25 aprile, il teatro della Fondazione Mirafiore, immerso tra le vigne di Serralunga d’Alba, torna a essere casa del pensiero critico, della memoria e del dialogo civile.

Una nuova edizione del Laboratorio di Resistenza permanente rinnova l’appello alla partecipazione e alla riflessione.

Coltivare la complessità, custodire il dubbio, difendere la bellezza del confronto

così la direttrice Paola Farinetti ha sintetizzato la rotta, richiamando l’idea di libertà come partecipazione.

Proprio #partecipazione è la parola-guida di questa stagione, con 24 incontri in orario preserale.

Un calendario intenso, aperto da un prologo con il cardinale Gianfranco Ravasi, seguito dalla presentazione del primo romanzo di Oscar Farinetti, La regola del silenzio, introdotto in dialogo con Giulia Ichino, editor di Bompiani.

Due momenti che hanno dato il via a un percorso condiviso: quello di una comunità che sceglie di restare vigile, curiosa, attenta.

Laboratorio di resistenza permanente

Il Laboratorio di Resistenza permanente nasce per attualizzare i valori della Resistenza storica, adattandone il significato e l’eredità morale alle sfide contemporanee.

Nel corso dell’anno, il teatro della Fondazione ospita incontri, letture, spettacoli e dibattiti sui grandi temi del vivere civile.

Giornalisti, uomini e donne di cultura, scienza, economia e politica si alternano in un confronto aperto e intergenerazionale.

Questa rassegna è divenuta, dopo anni di attività, una vera comunità del pensiero, che si ritrova ogni settimana per indagare la contemporaneità, riflettere sui valori da proteggere e rinnovare l’impegno civile attraverso linguaggi accessibili a tutti.