From 27 May 2026
to 27 May 2026
Alice non canta De André

Un racconto intimo e ironico in cui Alice De André, tra musica e memoria, cerca la propria voce oltre il peso di un cognome leggendario

Produzione

Vera Produzione

Alice entra in scena con un cognome che non si può sussurrare, di quelli che arrivano prima di te, che sollevano aspettative, che creano equivoci.

Tutti si aspettano quel qualcosa. Ma Alice no. Alice non canta De André.

Non per ribellione, né per distanza, è che la voce di Alice non imita, racconta.

Non si alza per fare il verso: si abbassa per farsi ascoltare.

C’è un violoncello sul palco. C’è una storia – anzi, tante.

Un nonno mai conosciuto, canzoni che hanno segnato i passi, profumi di Sardegna, ricordi rubati, domande senza risposta, momenti buffi, teneri, spiazzanti.

E poi c’è lei, Alice, che prova – con grazia e un’ironia disarmata – a diventare sé stessa.

Con un cognome pesante sulle spalle e una leggerezza tutta sua nei piedi.

Non è uno spettacolo su De André, è uno spettacolo dopo De André.

È un omaggio rovesciato.

Un modo per dire: “Sì, mi chiamo così. Ma adesso, ascolta il resto”.

Il teatro

Nato nel 1913 come sala cinematografica, ha attraversato ristrutturazioni e trasformazioni fino a diventare uno dei teatri più amati della città.

Dalla sua architettura elegante, ridisegnata negli anni ’60, emerge un luogo che custodisce memoria e al tempo stesso guarda al futuro.

Con una capienza di circa 500 posti, è oggi una cornice ideale per la prosa, la danza, i musical e la commedia, ospitando un cartellone variegato e sempre vivo.

Una struttura accessibile, priva di barriere, dotata di montacarichi e spazi pensati per accogliere ogni spettatore.

Guidato da una direzione artistica attenta e coraggiosa, continua a proporre spettacoli che uniscono tradizione e innovazione, confermandosi un vero gioiello della scena culturale torinese.

La stagione 2025/2026

Una stagione che spalanca porte verso l’ignoto: i confini della realtà è il filo che unisce storie, visioni e metamorfosi.

Da ottobre a maggio, la sala si anima con titoli capaci di oscillare tra prosa intensa e commedia delicata, tra suggestioni visive e riflessioni intime.

Appuntamenti che promettono mondi diversi e sorprese continue.

Una rassegna che non teme le sperimentazioni, che osa mescolare il quotidiano e il fantastico.

Con questo cartellone, il Gioiello conferma il suo ruolo di spazio culturale capace di accogliere e sorprendere: un teatro che non sta fermo, ma che cerca sempre il confine oltre cui emozionarsi.